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Dal 14 aprile al 6 maggio 2016 i dottori di ricerca potranno candidarsi on line alle 730 posizioni lavorative offerte dal Progetto PhD-ITalents, che si propone di avvicinare il mondo accademico e quello del lavoro. L'obiettivo principale è proprio quello di creare opportunità di impiego per i giovani dottori di ricerca, sviluppando il placement di personale giovane e altamente qualificato all'interno delle aziende in grado di supportare percorsi innovativi.
Gli interessati potranno visualizzare le informazioni complete sulle offerte di lavoro, registrarsi e presentare la propria candidatura sul sito del progetto. Sulla base di un matching tra le offerte pubblicate dalle imprese e le relative candidature dei dottori di ricerca, verranno selezionate le combinazioni offerta di lavoro-dottore di ricerca ammissibili al finanziamento triennale.
L'iniziativa, gestita dalla Fondazione CRUI su incarico del MIUR e in partenariato con Confindustria, intende favorire l'inserimento dei dottori di ricerca nelle imprese attraverso un cofinanziamento triennale dei contratti di lavoro, stipulati dalle aziende innovative (con una quota dell'80% nel primo anno, del 60% nel secondo e del 50% nel terzo) di importo lordo minimo di 30 mila euro annui. Il finanziamento totale è di 16.236.000 euro, di cui 11 milioni stanziati dal MIUR attraverso il Fondo Integrativo speciale per la Ricerca e il resto dai privati.
La prima fase operativa, dedicata alla raccolta di offerte occupazionali da parte delle Aziende si è conclusa il 30 novembre 2015 con la messa a disposizione di oltre mille posizioni lavorative. Le numerose adesioni aziendali, riscontrate nelle 6 aree previste (Energia, Agroalimentare, Patrimonio culturale, Mobilità sostenibile, Salute e scienze della vita, ICT), sono concentrate principalmente su ICT (48%), Salute e scienze della vita (21%) ed Energia (14%). Per Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione CRUI, il dialogo Università-Imprese funziona molto meglio di quanto si creda e, se messo nelle condizioni adeguate, il mondo produttivo non esita ad aprire le porte ai giovani ricercatori.
Maria Luisa Marino (15 aprile 2016)
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