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Ottimi risultati per la prova di ammissione ai corsi a numero chiuso di Medicina e Odontoiatria. Dai test di quest'anno accademico, infatti, è uscita una percentuale di idonei del 94%: una vera novità, specie se si confrontano questi risultati con quelli degli ultimi tre anni.
Secondo i dati del Miur, per 9.224 posti disponibili hanno sostenuto la prova 56.537 candidati. La quasi totalità di essi ha raggiunto i 20 punti necessari (il punteggio minimo) per ottenere l'idoneità a concorrere alla graduatoria nazionale. Anche il punteggio medio degli idonei è più alto, e quest'anno nove candidati hanno raggiunto il punteggio massimo di 90 (lo scorso anno non l'aveva ottenuto nessuno). Gli atenei più "virtuosi" sono stati Padova, Milano (che vanta ben tre "pezzi da 90"), Bologna, Udine e Pavia.
Un'analisi più approfondita fa capire che la causa di questo successo non è tanto in un'improvvisa ondata di genialità dei candidati quanto nella maggiore facilità del test: meno domande, di minore complessità, il che significa risposte più brevi che richiedono meno ragionamento.
In questa lotta per accaparrarsi il posto c'è un problema che rischia di scatenare una valanga di ricorsi, come ha già minacciato l'Udu (Unione degli universitari): l'annullamento di una domanda che di fatto ha assegnato a tutti - anche a chi non aveva risposto - il punteggio di 1,5. In questo modo, sostiene l'Udu, «si rischia di falsare tutta la graduatoria nazionale».
Il 4 ottobre 2016 il Miur pubblicherà le graduatorie - finora ha pubblicato i risultati anonimi - con nomi e cognomi.
Isabella Ceccarini (29 settembre 2016)
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