Cosa cambia nel diritto allo studio in Italia? È quanto ci si chiede in “Universitas” 126.
Il diritto allo studio universitario è il sostegno economico fornito agli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi, affinché possano avere accesso agli studi universitari a prescindere dalle condizioni economiche familiari. Un diritto sancito dalla Costituzione che diventa effettivo con l’erogazione delle borse di studio. Gli importi relativi possono essere corrisposti in denaro o sotto forma di servizi. Dal 2001 è previsto anche un contributo di mobilità internazionale. Un dettagliato articolo di Federica Laudisa spiega cosa è successo in Italia negli ultimi dieci anni e quale sia la situazione attuale.
In mezzo a una crisi che non mostra segni di ripresa (almeno in tempi brevi), anche il sistema universitario deve fare i conti con la diminuzione delle risorse. Il decreto n. 68/2012 fissa nuovi parametri per l’erogazione di borse di studio e servizi agli studenti capaci e meritevoli, cercando così di favorire una maggiore partecipazione agli studi universitari. Tra le novità introdotte a tal fine, i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), ovvero una serie di servizi minimi a cui avrà diritto ogni studente in possesso dei requisiti necessari.
Rispondono sul tema nel forum che segue Stefania Giannini, Mauro Pettinaro, Cristiano Ciappei e Fabio Matarazzo.
La spesa per l’istruzione è argomento ripreso anche in altre rubriche della rivista. In Analisi si fa il punto sulla spesa per l’istruzione nei paesi OCSE e sulle conseguenze dei tagli all’istruzione; in Ieri e oggi sono ripubblicati stralci dell’articolo Più tasse e più aiuti scritto per Universitas nel 1996 da Paolo Silvestri, Giuseppe Catalano e Cristina Bevilacqua, a riprova che di diritto allo studio ancora si dibatte a distanza di sedici anni.
Come si legge nella rubrica Dimensione internazionale, gli effetti della crisi economica hanno pesanti ripercussioni sui flussi di studenti internazionali, nonostante la loro presenza dia un importante contributo economico ai paesi che li ospitano. Sono segnalate in altri articoli le forti difficoltà conseguenti al taglio dei finanziamenti all’istruzione superiore in Spagna, la situazione dell’università cilena dopo venti mesi di proteste studentesche e l’istruzione superiore a Hong Kong, che si dibatte tra riforme e problemi da risolvere.
Ricerca di base o ricerca applicata? Secondo Sir Leszek Borysiewicz, perseguendo la ricerca, di ogni genere e in ogni disciplina, le università europee hanno le chiavi della crescita delle nostre economie – e delle nostre società.
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