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Le proposte del governo per la qualità e la competitività del sistema universitario inglese
Regno Unito
 


Qualità, merito, competitività: ecco le parole chiave della riforma universitaria in Inghilterra così come prevista nel Libro Bianco "Higher Education: Students at the hearth of the System" recentemente presentato dal governo al Parlamento tramite il BIS - Department for Business, Innovation and Skills.

Il paper si basa sull'assioma che l'istruzione non dovrebbe fermarsi al momento di lasciare la scuola. È necessario mettere al centro gli studenti, i veri protagonisti del sistema universitario e poter dare loro formazione in tutti gli ambiti successivi, sia nel settore dell'istruzione professionale che in quello strettamente accademico.

Quattro sono i settori nei quali sono state inquadrate le proposte: finanziamento della riforma e contribuzione studentesca; maggiore conoscenza pratica di ciò che si è studiato e innalzamento della qualità del servizio "università"; maggiore mobilità sociale; ingresso nel settore dell'istruzione superiore di nuovi providers.

Tra le proposte più interessanti contenute nel Libro Bianco si segnalano: la possibilità di far pagare agli studenti il costo dei propri studi universitari solo quando potranno guadagnare in un anno oltre 21 mila sterline (sistema "pay as you earn"); il riconoscimento degli studenti quali "valutatori" in grado di poter esprimere un giudizio sulla validità e la qualità dei corsi che frequenteranno; il miglioramento delle procedure informative su corsi e costi del sistema universitario agli studenti e alle loro famiglie, in quanto essi sono considerati alla stregua di consumatori di un servizio; la creazione di un National Scholarship Programme in grado di aiutare gli studenti di livello eccellente che non hanno le possibilità economiche per frequentare l'università; la previsione di un numero stabilito di posti per studenti nelle università inglesi, che per l'anno accademico 2011-2012 saranno circa 85 mila, di cui 20 mila riservati alle università con un ottimo rapporto tra la qualità dell'insegnamento e l'entità delle tasse annuali[1].

Lo scopo delle proposte contenute nel Libro Bianco hanno, come finalità, la ricerca di una soluzione concreta al taglio dei fondi pubblici per il sistema universitario e la volontà di rendere il settore maggiormente responsabile nei confronti degli studenti che sceglieranno di proseguire il proprio percorso di studi in una delle università del paese.

 

Danilo Gentilozzi
(luglio 2011)
 

(Fonte: University World News del 1 luglio 2011, UK: reforms make universities compete harder)



[1] Nel Regno Unito l'importo massimo consentito per le tasse universitarie è di 9.000 sterline, importo triplicato in poco meno di un anno a causa dei pesanti tagli di bilancio a sfavore delle università, che ha causato le vivaci proteste degli studenti inglesi tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011.

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