Il 14 maggio 2010 sono stati presentati presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca i risultati dell'indagine occupazionale dei laureati 2008 a 12 mesi dalla laurea. L'indagine è stata condotta dall'iniziativa interuniversitaria STELLA, formata da 12 atenei italiani di cui 8 lombardi (Bergamo, Brescia, Insubria, Milano-Bicocca, Milano Statale, Pavia, IULM, Cattolica, Pisa, Scuola superiore Sant'Anna, Napoli "Federico II" e Palermo) e coordinata dal punto di vista tecnico organizzativo dal consorzio interuniversitario CILEA.
I dati prodotti evidenziano aspetti positivi e negativi della condizione occupazionale dei laureati. Le indicazioni positive riguardano essenzialmente la figura dei laureati triennali, i quali si confermano una figura assai richiesta dal mercato del lavoro con una percentuale di assorbimento oscillante intorno al 70%. Il tempo di ingresso nel mercato del lavoro è di circa 4 mesi (erano 5 per i laureati del 2006), mentre la percentuale di laureati triennali che decide di proseguire gli studi si attesta al 47,5%. In alcuni settori, la laurea triennale è decisamente professionalizzante (soprattutto in economia e ingegneria) e porta con facilità ad un posto di lavoro; in altri settori è considerata come tappa intermedia, da completare con una laurea specialistica/magistrale.
Altri dati positivi riguardano proprio la laurea di secondo livello. Secondo l'indagine, tale titolo di studio permette ancora un buon ingresso nel mondo del lavoro: l'80% (-3,8% rispetto alla precedente indagine) dei laureati nella specialistica a un anno dalla laurea si presenta sul mercato del lavoro e, di questi, lavora il 79,3%.
In negativo, c'è da rimarcare il fatto che la crisi economica mondiale ha prodotto una leggera flessione nella domanda di giovani laureati da parte del mercato del lavoro: tutti i dati di occupazione sono in diminuzione, tranne il reddito di chi ha trovato una occupazione a tempo pieno. Sono le retribuzioni a risentire della crisi e ad essere il vero tasto dolente dell'indagine: i laureati triennali, ad un anno dalla laurea, guadagnano in media 1.200 euro netti mensili, con una diminuzione di sessanta euro rispetto ai laureati 2007, mentre i laureati magistrali ne guadagnano appena 1.127, con una diminuzione di circa ottanta euro.
Diminuisce la percentuale di laureati dei corsi a ciclo unico che si propongono sul mercato del lavoro (64,8%, -5% rispetto ai laureati del 2007). Di coloro che si propongono, l'83,5% trova lavoro entro un anno dalla laurea, mentre la restante parte prosegue gli studi iscrivendosi ad una scuola di specializzazione. Rimangono per questi laureati i tempi più lunghi per l'inserimento nel mercato del lavoro (6 mesi) mentre la retribuzione a 12 mesi dalla laurea si posiziona intorno ai 1.234 euro netti mensili, cifra più o meno identica allo scorso anno.
Infine, qualche annotazione positiva in merito agli esiti occupazionali a 36 mesi dalla laurea. Per i laureati del 2006, nei due anni successivi alla prima rilevazione, la quota di laureati occupati rispetto alla totalità di coloro che