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Le criticità del sistema universitario italiano
Qualità, statistiche
 


Il X Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario, presentato dal CNVSU a Roma lo scorso 16 Dicembre, conferma la tendenza già descritta negli anni passati di una netta stabilizzazione degli effetti positivi generati dall'introduzione dei nuovi corsi di studio. Gran parte dei dati non si scostano troppo da quelli del rapporto precedente (Fotografia dell'università italiana. Più ombre che luci), consultabili sul numero 111 di Universitas (Il IX Rapporto sullo stato dell'università).
Si è stabilizzata la percentuale di diplomati che si iscrivono all'università, passata dal 63,9% del 2000 al 74,5% del 2002, per poi diminuire gradualmente fino al 68,4% del 2007/08, anno accademico di riferimento del Rapporto. Inoltre, il numero di diplomati che si iscrivono all'università uno o più anni dopo la maturità è in netto calo (- 10% nel 2007/08 rispetto all'anno precedente). Verosimilmente, le oscillazioni nell'età all'ingresso all'università possono dipendere anche dalla contingente situazione del mercato del lavoro.
Riguardo all'offerta formativa, il X Rapporto sottolinea l'ulteriore aumento del numero dei corsi di studio, seppur minimo (dai 5.734 del 2006/07 ai 5.835 del 2007/08). Aumenta (+0,6%) anche il numero dei corsi attivati con meno di dieci immatricolati (circa 369), mentre diminuisce il numero di comuni sede di un solo corso universitario (dai 246 del 2006/07 ai 225 del 2007/08). Si tratta di un aspetto importante dell'offerta formativa, oggetto in questi mesi di verifiche e monitoraggio sia a livello locale che di Ministero.
Presentiamo alcuni dati che si riferiscono alla condizione degli studenti universitari:
  • Per la prima volta dopo tre anni, il numero dei laureati è sceso sotto la soglia dei trecentomila. Nel 2008 sono 293.084 gli studenti che hanno conseguito il titolo di studio triennale, la laurea specialistica o un titolo del vecchio ordinamento; la diminuzione rispetto all'anno precedente è di 7.051 laureati.
  • Ogni dieci studenti iscritti, quattro sono fuori corso.
  • Si riduce la quota degli abbandoni: ogni cinque studenti, uno lascia gli studi dopo il primo anno.
  • Ogni sei iscritti, uno è inattivo ovvero non sostiene esami o non ha acquisito crediti nell'ultimo anno solare; la percentuale degli inattivi è in diminuzione (dal 15,7% del 2006/07 al 12,5% del 2007/08).
  • Mettendo a confronto il 2005, il 2006 , il 2007 e il 2008, è in continua flessione la percentuale dei laureati che ottengono il titolo nei tempi previsti. Passa, infatti, dal 35,6% del 2005 al 26,8% del 2008, compresi i laureati "precoci" (studenti che conseguono il titolo prima del tempo previsto) che rappresentano il 4,3% dei laureati triennali.
Per quanto riguarda i servizi agli studenti, le borse di studio coprono circa l'83% degli aventi diritto tra gli iscritti ai corsi di primo e secondo livello e il 73% fra i frequentanti corsi di specializzazione e dottorati. Rispetto all'anno precedente sono stati at
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